Diete

Uno sguardo più vicino a un integratore molto interessante

Il Cordyceps è un fungo che vive su alcuni bruchi nelle regioni montagnose più alte della Cina che viene utilizzato da secoli come rimedio naturale cinese e che, negli ultimi anno sta spopolando in Occidente come efficace integratore. Trattandosi di un prodotto particolare viene spontaneo chiedersi quanto la raccolta di questi bruchi possa inficiare sulla disponibilità di questo prodotto. In realtà non ci sono casi di raccolta selvaggia che vanno ad influenzare il naturale ecosistema di questi bruchi in quanto i cordyceps possono tranquillamente essere riprodotti in laboratorio. Ma vediamo qual è l’effettiva utilità di questo fantastico fungo. 

Il Cordyceps viene utilizzato per trattare tosse, bronchite cronica, disturbi respiratori, disturbi renali, minzione notturna, problemi sessuali maschili, anemia, battito cardiaco irregolare, colesterolo alto, disturbi del fegato, vertigini, debolezza, ronzio nelle orecchie, perdita di peso indesiderata e dipendenza da oppiacei.

Viene anche utilizzato per rafforzare il sistema immunitario, migliorare le prestazioni atletiche, ridurre gli effetti dell’invecchiamento, promuovere una vita più lunga e migliorare la funzionalità epatica nelle persone con epatite B.

Il Cordyceps è un fungo che vive su alcuni bruchi nelle regioni montagnose più alte della Cina che viene utilizzato da secoli come rimedio naturale cinese e che, negli ultimi anno sta spopolando in Occidente come efficace integratore.

Alcune persone usano il cordyceps come stimolante, tonico e “adattogeno”, che viene utilizzato per aumentare l’energia, migliorare la resistenza e ridurre l’affaticamento.

Alcune considerazioni sull’uso del Cordyceps?

Il Cordyceps potrebbe migliorare l’immunità stimolando le cellule e alcune sostanze chimiche specifiche nel sistema immunitario. Ovviamente quanto detto sopra va preso con le pinze in quanto non esistono studi specifici che dimostrino la sua effettiva efficacia in tutti questi ambiti.

Il cordyceps non è infatti testato per migliorare la prestazione atletica. Diversi studi hanno dimostrato che l’assunzione di cordyceps (CordyMax Cs-4) o una combinazione di cordyceps e radice di rosa (Optygen) non migliora la resistenza nei ciclisti maschi allenati. Non è quindi da considerarsi né un integratore specifico per la prestazione sportiva né, tantomeno, un dopante.

In realtà non ci sono casi di raccolta selvaggia che vanno ad influenzare il naturale ecosistema di questi bruchi in quanto i cordyceps possono tranquillamente essere riprodotti in laboratorio.

Esistono inoltre prove insufficienti per valutare l’efficacia per il danno renale causato dal farmaco amikracina. Le prime ricerche mostrano che l’uso del cordyceps con il farmaco amikracina potrebbe ridurre il danno renale causato da questo specifico farmaco nelle persone anziane ma è una possibilità ancora in fase di valutazione.

Stessa cosa per quanto riguarda il trattamento dell’asma. Le prime ricerche suggeriscono che l’assunzione di cordyceps da solo può ridurre i sintomi dell’asma negli adulti. Tuttavia, altre prime ricerche suggeriscono che l’assunzione di cordyceps insieme ad altre erbe per 6 mesi non riduce la necessità di farmaci o migliora i sintomi dell’asma nei bambini. Questo significa che può funzionare in questo caso solo per quello che è: un integratore e non un sostituto.

Può invece risutare utile durante la chemioterapia. Le prime prove mostrano che l’assunzione di cordyceps per via orale durante o dopo la chemioterapia potrebbe migliorare la qualità della vita e migliorare la tolleranza ai trattamenti in diversi soggetti.

 E per utimo il desiderio sessuale. Le prime ricerche suggeriscono infatti che l’assunzione di un prodotto specifico cordyceps (CordyMax Cs-4) ogni giorno per 40 giorni può migliorare il desiderio sessuale nelle persone con basso desiderio sessuale.

Il Cordyceps viene utilizzato per trattare tosse, bronchite cronica, disturbi respiratori, disturbi renali, minzione notturna, problemi sessuali maschili, anemia, battito cardiaco irregolare, colesterolo alto, disturbi del fegato, vertigini, debolezza, ronzio nelle orecchie, perdita di peso indesiderata e dipendenza da oppiacei.

Il cordyceps e alcune leggende

Di seguito alcune condizioni che vengono promosse da sedicenti “specialisti“  per una piena risoluzione tramite il solo uso del cordyceps.

  • Promuovere la longevità.
  • Fatica in diminuzione.
  • Tosse.
  • Bronchite.
  • Disturbi respiratori.
  • Disfunzione sessuale maschile.
  • Anemia.
  • Aritmie cardiache.
  • Colesterolo alto.
  • Disturbi del fegato.
  • Vertigini.
  • Debolezza.
  • Ronzio nelle orecchie.

Sono necessarie ulteriori prove per valutare l’efficacia del cordyceps per questi usi.

Il database completo di medicinali naturali valuta l’efficacia in base alle prove scientifiche secondo la seguente scala: prove efficaci, probabilmente efficaci, possibilmente efficaci, probabilmente inefficaci, probabilmente inefficaci e insufficienti da valutare. Ci troviamo ancora in una fase iniziale di sperimentazione, diffidate quindi di chi lo promuove come farmaco e non come integratore.

Possibili effetti collaterali del cordyceps

Cordyceps è praticamente sicuro per la maggior parte delle persone se assunto in modo appropriato per via orale, a breve termine.

Ovviamente ci sono degli accorgimenti specifici in gravidanza e allattamento: infattinon ci sono abbastanza informazioni affidabili sulla sicurezza dell’assunzione di cordyceps in questo caso Per quanto riguarda invece le Malattie autoimmuni come la sclerosi multipla (SM), il lupus (lupus eritematoso sistemico, LES), l’artrite reumatoide (RA) o altre condizioni, il Cordyceps potrebbe far diventare più attivo il sistema immunitario. Ciò potrebbe aumentare i sintomi delle malattie autoimmuni. Se si dispone di una di queste condizioni, è meglio evitare l’uso di cordyceps.

Vanno inoltre considerati ache i disturbi della coagulazione: il Cordyceps potrebbe rallentare la coagulazione del sangue e la sua assunzione potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento nelle persone con disturbi emorragici.

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